Sono da considerare es. di impulso, che presuppongono capacità di esprimere forza e utilizzo del sistema quadricipite- gluteo, oltre che del sistema gamba- piede. La spinta avviene sempre con rullata del piede o appoggio di tutta pianta con leggero anticipo del tallone.
Il loro utilizzo deve essere ben dosato, sono infatti esercitazioni potenzialmente usuranti.
Il passo saltellato e’ il primo da considerare. E’ caratterizzato da una successione di appoggi dx-dx sx-sx con accentuate fasi di volo
- È molto duttile e si presta a fare da base a diverse azioni coordinative ( uso variato delle braccia ). Permette uso marcato dei piedi e lavora sulla spinta penultimo- ultimo.
- La coscia viene prestirata prima di oscillare avanti e si ha percezione dell’ allontanamento del ginocchio che avanza ,dalla punta del piede che spinge a terra.
- Si puo’ modulare l’ intensità della spinta e cambiare traiettoria.
Concetti- guida :
- L’ esercizio è semplice e puo’ essere adattato al lungo, alto, asta
- Il punto di efficacia dell’ esercizio è da ricondurre all’ importanza del p.u appoggio prima di uno stacco, come elemento che permette, assieme al corretto uso dell’ arto libero, di alleggerire il carico dello stacco . Il passo saltellato correttamente eseguito permette di allenare bene questa sensibilità
Occorre pero’ insistere su queste indicazioni :
- Dare importanza alla spinta del piede dietro
- Tenere busto eretto
- Fissare atteggiamenti estensivi e utilizzare attivamente le braccia
- Tenere 90 ° al gomito ed al ginocchio
- Sentire azioni rullate e di tutta pianta e sentire anche azioni piu’ puntellate
Evitare questi errori :
- arto libero troppo chiuso o aperto
- ruotare spalle e arretrarle
- mettere piede di spinta troppo sotto al ginocchio
- arto di stacco flesso all’ impatto e non esteso in uscita
- mancanza di tenuta e spinta in atterraggio
- uso braccia tese
Analizziamo ora brevemente le sequenze – video :
Video 1 : andatura di passo saltellato ( o passo – stacco alternato in alcuni testi ) eseguita in forma globale.
Buona tenuta in atterraggio e corretta azione del piede di spinta con buona ricerca dell’ estensione all’impostazione dell’ arto di stacco.
Buona tenuta del busto.
Non perfetta l’ azione di braccia, arto libero è basso e un po’ troppo aperto, le spalle arretrano .
Video 2-3-4-5 :
Progressione didattica con accento sulla rullata del piede, sull’ azione di braccia , sull’ azione dell’ arto libero
Video 6-7-8-9
Esempi di varianti coordinative dell’ azione di braccia. Nel video 9 si vede una sequenza con diverse azioni di braccia inserite in successione
Video 10-11:
Diversi ritmi esecutivi. Osservare nel video 11 , l’ azione di collegamento tra gli impulsi che diviene di “corsa”.
Video 12-13
Diverse tipologie di spinta : piu’ orizzontale e piu’ verticale. Manca l ‘ esecuzione mista che sarebbe stata molto interessante !
In generale l’ atleta mostra buona qualità esecutiva , anche se i suoi atteggiamenti, confrontati con quelli del modello descritto mostrano varie imperfezioni, soprattutto nell’ uso dell’ arto libero e delle braccia. Tali imperfezioni gli impediscono di fatto di giovarsi fino in fondo degli effetti dell’ esercitazione sul punto chiave considerato, vale a dire la spinta del p.u. e l’ utilizzo delle parti libere a supporto dello stacco !
Andature di salto : il passo –stacco
Caratterizzato da una azione di spinta con ricaduta sull’ arto libero, quindi successione degli appoggi di questo tipo:
- spinta forte destro, accentuata fase di volo, ricaduta sul sinistro, rapido passaggio sul destro e ulteriore spinta con accentuata fase di volo ( e viceversa)
Naturalmente si possono utilizzare tanti appoggi di corsa quanti si vuole prima di dare impulso, per cui la variabilità dell’ esecuzione è notevole.
L’ azione guida dell’ esercizio è l’ idea di dare impulso con il piede che sta dietro.
Il passo-stacco fa sentire molto bene il concetto di estensione ,e va eseguito con l’ idea di allontanare il piu’ possibile il baricentro dal piede che spinge a terra e di fissare il piu’ possibile la posizione del corpo dopo il distacco da terra. La posizione prevede che l’ arto di spinta sia ben esteso, il busto eretto e le braccia ben bloccate con la mano del braccio anteriore all’ altezza degli occhi. I gomiti sono flessi a 90° e anche l’ arto libero è flesso al ginocchio a 90°.
Commento alle sequenze – video
Video 14-15-16-17:
L’ atleta , che è buon esecutore dell’ esercizio, mostra una progressione per apprendere l’ andatura , caratterizzata dall’ esecuzione con superamento di ostacoli ( che facilita l’ idea dello spingere e ricadere sull’ arto libero – video 14) , poi con superamento, all’ inizio della serie, di alcuni ostacoli e conclusione senza hs ( video 15-16) ed infine senza superare nulla ( video 17 ).
Per insegnare ai ragazzi dare il compito concreto di superare “qualcosa” è certamente di aiuto.
Osservare l’ azione di tutta pianta del piede di spinta., l’ ottima estensione dell’ arto di spinta e la tenuta molto buona del busto. Un po’ meno precisa l’ azione delle braccia con una tendenza ad incrociare davanti eccessiva.
Video 18:
L’ esercizio è proposto( e molto ben eseguito) con circonduzione alternata delle braccia.
Video 19-20:
Esecuzione con due passi- tre appoggi di intervallo, con componente coordinativa
( cambio gamba di spinta) e idea di lavoro sugli ultimi tre passi prima dello stacco. Esecuzione buona, ma un po’ troppo lenta e meccanica. La sequenza 20 è piu’ efficace della 19 in questo senso.
Video 21 – 22 – 23:
Esecuzione del passo- stacco con tre passi ( 4 appoggi ) di intervallo ( 21 9 e, poi, con 1,3,5 passi di intervallo.
L’ esecuzione rispetta pienamente i parametri- guida stabiliti. Pure il filmato 22 mostra una notevole lentezza e pesantezza del ritmo, che, nonostante il progressivo aumento del numero di passi , non permette di cogliere la crescita di velocità. Il filmato 23 è certamente migliore: l’ atleta risponde in modo evidente alla richiesta di aumentare il ritmo.
Video 24-25-26:
Esecuzione nettamente “orizzontale” ( video 24 ) , poi decisamente “verticale”
( video 25 ) e quindi esecuzione iniziale radente e conclusione verticalizzando
( video 26) .
L’ ultima esecuzione è molto interessante e vorrebbe incidere sulla capacità di verticalizzare pur mantenendo l’ avanzamento , proprio quella tipica del lunghista !